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12 ottobre 2011

Riforma della cittadinanza e diritto di voto. Ecco come raccogliere le firme

Il vademecum per partecipare attivamente alla campagna "l’Italia sono anch’io". Passo dopo passo, dalla costituzione di un comitato alla presentazione delle due proposte di legge in Parlamento

Roma - 7 ottobre 2011 - Non era difficile prevedere che la campagna “L’Italia sono anch’io” scatenasse l’entusiasmo dei lettori. Le due proposte di legge di iniziativa popolare che vogliono riformare la legge sulla cittadinanza e portare gli immigrati alle urne toccano evidentemente temi da tempo nel cuore di chi segue Stranieriinitalia.it

In tanti ci chiedete dove si può firmare. Vi rimandiamo a questa pagina web, dove verranno pubblicati i vari appuntamenti. C’è però anche chi vorrebbe fare di più, partecipando attivamente alla raccolta delle firme. In questo caso potete rivolgervi a uno dei comitati territoriali che si sono già formati in tutta Italia (qui la lista) o, se nella vostra zona non ce ne sono ancora, contattare il comitato nazionale per formarne uno (info@litaliasonoanchio.it , cell 39 348 655 41 61).

Una premessa importante: per raccogliere le firme non bastano banchetto, carta, penna e buona volontà, ma bisogna seguire un percorso preciso disciplinato dalla legge. È illustrato nel dettaglio in questo VADEMECUM scritto dai promotori, qui di seguito ne riassumiamo le tappe principali.

Sono i comitati a fornire il materiale necessario per raccogliere le firme, a cominciare dagli indispensabili moduli. Questi sono infatti stampati su una carta di un formato, un peso e un colore particolari e quindi non possono essere semplicemente scaricati da internet e stampati in proprio oppure fotocopiati.

I moduli vanno fatti vidimare in Tribunale o in Comune, poi bisogna anche trovare un “autenticatore” per ogni banchetto. Questo ruolo può essere ricoperto solo da alcune categorie di persone ( come notai, sindaci, assessori, consiglieri comunali e provinciali, giudici di pace, funzionari ecc.), che in alcuni casi dovranno chiedere anche delle autorizzazioni.

Un’autorizzazione è indispensabile anche per sistemare sul suolo pubblico il banchetto, dopodichè può iniziare la raccolta. Possono firmare (e questo deluderà purtroppo molti dei lettori) solo i cittadini italiani che hanno compiuto diciotto anni e risiedono in Italia. Andranno registrati anche i loro dati anagrafici, poi toccherà all’autenticatore apporre timbro e firma sul modulo.

Non è ancora finita. Una volta riempiti e autenticati, i moduli vanno infatti presentati al Comune, che deve certificare che ogni nominativo registrato appartiene a una persona iscritta alle liste elettorali. Dopo questo passaggio, possono essere inviati al Comitato Nazionale, che li raccoglierà per presentarli tutti insieme, entro i primi di marzo, in Parlamento.

Se pensate di potercela fare, siete già a buon punto. Buona raccolta!

Elvio Pasca

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