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14 aprile 2011

Maroni: "Fare circolare i migranti in Europa o sospendere Schengen"

L'aut aut del ministro leghista:
"Spero che non si arrivi a tanto"
Speroni choc: possiamo sparare

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano auspica che sull’immigrazione «si trovino soluzioni concordate a livello europeo» così come il premier Silvio Berlusconi si dice certo che «l’Europa si impegnerà». Ma la tensione tra i paesi europei e l’Italia sulla circolazione degli immigrati resta e oggi, dopo la Francia e la Germania, si aggiunge il Belgio che annuncia il controllo dei turisti alle frontiere. Paletti e resistenze che spingono il ministro Roberto Maroni a fare la voce grossa: «Con i permessi le frontiere sono aperte o non c’è più Schengen».

Tra rimpatri «per chiudere il rubinetto», come dicono Maroni e Calderoli, accoglienza e permessi, il governo punta a superare l’emergenza immigrazione, segnata oggi da un’altra tragedia del mare a Lampedusa. Ma le risposte concrete non sedano gli ardori leghisti e oggi, dopo Castelli, anche l’europarlamentare del Carroccio Francesco Speroni invita a «mitragliare i barconi», provocando la levata di scudi dell’opposizione. Boutade che tocca al ministro Umberto Bossi frenare, sperando che «non si arrivi a tanto». Più che con gli immigrati, il Senatùr preferisce prendersela con i francesi incitando a boicottare i loro prodotti per il veto alla libera circolazione degli immigrati con permessi di soggiorno temporaneo.

Agli stop d’oltralpe e tedeschi, oggi si aggiunge il Belgio che farà controlli severi alle frontiere a tutti i turisti e respingerà i tunisini che non soddisfano i criteri. Limitazioni che Maroni non accetta: «Ci sono regole sulla libera circolazione. O sospendono Schengen o non possono non farli entrare. Mi auguro che non si arrivi alla sospensione dell’accordo, perchè sarebbe la fine dell’Europa». Fiducioso, però, sull’impegno dell’Europa è il premier Silvio Berlusconi che si fa garante anche sui governatori leghisti riguardo all’accoglienza ai migranti. Quanto alla libera circolazione, il presidente del consiglio assicura che «c’è una collaborazione assolutamente piena e la Commissione ha certificato che il permesso di soggiorno temporaneo funziona». Certo, assicura il premier per calmare i maldipancia leghisti, i permessi, 10mila tra una settimana, e l’accoglienza non sono l’unica strategia del governo italiano per superare l’emergenza.

Da alcuni giorni, spiega Berlusconi, «con due voli al giorno abbiamo cominciato i rimpatri» così come a Tunisi «abbiamo detto, ed è stato detto anche da Barroso con grande chiarezza, che l’Europa è pronta ad aiutare l’economia del paese soltanto se la Tunisia si impegnerà nel contenere quello che fino ad oggi è stato un vero e proprio tsunami». E, in una telefonata con il presidente della commissione Ue, il premier avrebbe anche chiesto l’impegno affinchè ogni Stato europeo concorra al blocco navale nel controllo delle coste. Una collaborazione «su soluzioni concordate a livello europeo» che si augura il Capo dello Stato Giorgio Napolitano dopo un colloquio con il presidente della Repubblica Ceca Vaclav Klaus.
Fonte: www3.lastampa.it

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