BTricks

14 ottobre 2012

Gli immigrati sono una risorsa in tempo di crisi, con tanti sacrifici.

Studio della Fondazione Leone Moressa: sono il 9,8% degli occupati, dichiarano 41,6 miliardi di euro e pagano 6,2 miliardi di euro di Irpef. Quasi la metà vive sotto la soglia di povertà.

Gli stranieri rappresentano una risorsa per il territorio nazionale soprattutto in questo periodo di crisi: in Italia si contano oltre 2 milioni di lavoratori immigrati (il 9,8% del totale degli occupati), in sede di dichiarazione dei redditi notificano al fisco 41,6 miliardi di euro (pari al 5,3% del totale dichiarato) e pagano di Irpef 6,2 miliardi di euro (pari al 4,1% del totale dell’imposta netta). Ma rappresentano la parte di popolazione che maggiormente ha subìto gli effetti negativi della crisi (il tasso di disoccupazione straniero è passato dall’8,5% del 2008 all’12,1% del 2011), mostrano livelli di povertà più elevati (il 42,2% delle famiglie straniere vive al di sotto della soglia di povertà) e le loro retribuzioni sono inferiori di oltre 300 euro rispetto ai lavoratori italiani.
Questi alcuni dei risultati raccolti nel Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione 2012 realizzato dalla Fondazione Leone Moressa e patrocinato dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e dal Ministero degli affari esteri, presentato ieri presso il Polo Umanistico dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nel convegno dal titolo L’immigrazione in tempo di crisi.
Dallo studio emerge come dal 2008 al 2010 si è assistito in Italia ad un aumento del tasso di disoccupazione straniera di 3,5 punti percentuali passando dall’8,1% all’12,1% e raggiungendo 310mila immigrati senza lavoro. Questo significa che nel biennio considerato un nuovo disoccupato su tre ha origini straniere. Per quanto riguarda gli occupati (che sono oltre 2 milioni di soggetti), per la maggior parte si tratta di lavoratori dipendenti (86,7%), giovani, inquadrati come operai (87,1%), dalla bassa qualifica professionale, nel settore del terziario (51,5%) e in aziende di piccola dimensione (il 54,6% lavora in imprese con meno di 10 persone).
Malgrado ciò, gli immigrati continuano a rappresentare una risorsa per l’economia italiana. Si contano, infatti, 3,4 milioni di contribuenti nati all’estero (dati riferiti ai redditi del 2010) che dichiarano quasi 42 miliardi di euro: tradotto in termini relativi, si tratta dell’8,2% di tutti i contribuenti e del 5,3% del reddito complessivo dichiarato in Italia.
Complessivamente però il 42,2% delle famiglie straniere vive al di sotto della soglia di povertà (dati 2010), contro il 12,6% delle famiglie italiane.
(Red.)
 12 ottobre 2012 Fonte: www.immigrazioneoggi.it

Video

Share

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More